Attraverso centinaia di anni di storia, vissuti come luogo di potere della Repubblica e di residenza dei Dogi, Palazzo Ducale, dopo un lungo lavoro di restauro durato dieci anni, si propone oggi non solo come edificio storico, ma anche e specialmente come centro di idee e di inziative culturali e sociali della città e del suo territorio.

Il Palazzo ‘nasce’ nel corso del XIII secolo quando a Genova, già ricca e importante Repubblica marinara, si decide l’acquisto del Palazzo del nobile esiliato Alberto Fieschi e vi si insediano i Capitani del Popolo.

Dal 1339 il Palazzo è designato ufficialmente come Palazzo Ducale (inteso come ‘Dogale’); diventerà Palazzo Reale nel 1637, in seguito alla proclamazione della Madonna “regina di Genova”.
Alla fine del XVI secolo si fa strada l’esigenza di un palazzo elegante e maestoso in grado di rappresentare degnamente lo splendore della Repubblica. Andrea Vannone è incaricato di progettarne il rifacimento: il risultato è un edificio grandioso, una vera reggia ma difesa come una fortezza.

Nel 1777 un terribile incendio distrugge i saloni del Maggior Consiglio e del Minor Consiglio, che prontamente vengono ricostruiti in forme neoclassiche pochi anni prima che gli eventi seguiti alla Rivoluzione Francese pongano fine alla Repubblica di Genova, nell’anno 1797. Nel corso dell’Ottocento il Palazzo ospita uffici dell’amministrazione comunale, in seguito diventa sede del tribunale.

I restauri nei primi decenni del Novecento aprono il Palazzo su Piazza de Ferrari, divenuta dal secondo Ottocento vero centro urbanistico della città. L’imponente ristrutturazione condotta negli anni 80 ha infine trasformato il Palazzo in un grande e moderno centro, simbolo delle glorie del passato e del futuro della città.