Dopo la VIII^ edizione totalmente digitale il prossimo sabato 5 marzo 2022 il Campionato Mondiale ritorna in presenza (ma anche in streaming) per celebrare la genovesità del pesto, la salsa diventata la più nota al mondo, orgoglio del Made in Italy, alfiere della Dieta Mediterranea, modello di sostenibilità e di moderna cultura alimentare.

Rispetto soltanto a 10 anni fa si parla di Pesto Genovese in modo totalmente diverso e il Campionato Mondiale, nato nel 2007 e giunto alla sua IX^ edizione, dopo aver attraversato anche i momenti bui della pandemia con una edizione totalmente digitale, ha contribuito non poco a disegnare il perimetro di “cosa è o non è Pesto Genovese”.

La ricetta ufficiale del Campionato é diventata il modello di riferimento a livello globale, la DOP del basilico genovese e gli altri ingredienti d’élite hanno conquistato spazi nella consapevolezza dei consumatori e conseguentemente nella commercializzazione, in particolare del Pesto di produzione regionale che gode di una ottima reputazione. Quest’anno in un modo o nell’altro si è parlato di Pesto in 140.000 casi, una media di circa 400 volte al giorno, dai servizi televisivi e radiofonici, agli articoli di giornale, alle ricette, alle news e ai messaggi social, di cui il 60% all’estero, in particolare Stati Uniti, con ricadute sul turismo e l’immagine di Genova e della Liguria non equiparabile a qualsiasi altro messaggero mediatico del nostro territorio.

La gara finale del 5 marzo 2022 sarà in presenza (da oggi 16 dicembre 2021 alle 24 è possibile iscriversi compilando il form:  https://www.pestochampionship.it/pre-iscrizioni-2022/, con gli accorgimenti previsti contro il coronavirus, ma sarà possibile contemporaneamente la visione in streaming dei momenti topici dell’evento (il campionato dei bambini, l’avvio della gara dei 100 e la finalissima pomeridiana). Gli eventi collaterali sono come sempre moltissimi (in allegato il programma completo) ma due fra essi rappresentano una novità.

La prima consiste nell’incontro con la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), organizzazione scientifica senza scopo di lucro che riunisce gli studiosi e gli esperti di tutti gli ambiti legati al mondo della nutrizione, venerdì 4 marzo mattina preso la Sala Trasparenza della Regione Liguria sul tema “Genova porta della cucina mediterranea verso l’Europa”. L’altro evento che ci proietta in un futuro immaginifico riguarda la performance nella Sala del Minor Consiglio “Io Robot faccio il Pesto con il Mortaio” del “Robot Bimanual Torso” dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che è in grado di imparare attraverso l’imitazione dei movimenti dell’uomo, senza bisogno di programmazione. Riuscirà a mettersi alla pari con i campioni del mondo?

“La Camera di Commercio sta puntando molto sulla diffusione della dieta mediterranea, non soltanto per il suo forte legame con il nostro territorio ma anche per la sua sostenibilità, ormai certificata dalla scienza e dalla stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)  – commenta Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova. “Una sostenibilità che non deve essere intesa solo dal punto di vista strettamente ambientale, ma anche dal punto di vista economico e culturale, valorizzando i comportamenti virtuosi dei produttori, dei ristoratori e dei consumatori. L’operazione che abbiamo fatto con il pesto al mortaio, ormai 14 anni fa, va nella stessa direzione: mi pare indubbio che il pesto al mortaio sia più sostenibile non soltanto di quello di produzione industriale ma anche di quello fatto in casa con il frullatore….Per questo dedicheremo la vigilia del campionato ad una riflessione organizzata insieme alla SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) e all’Università di Genova sul ruolo della nostra città come porta della cucina mediterranea, in cui faremo dialogare ancora una volta gli esperti di alimentazione e la ristorazione locale.”

“La valorizzazione del territorio, delle imprese locali e delle tradizioni è un capitolo strategico per la nostra regione – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Il pesto oramai nell’immaginario collettivo è un richiamo iconico di tutto quello che di “buono”, e sono sempre più le offerte, la Liguria può offrire per arricchire le tavole con qualità, gusto e salute. Siamo contenti di tornare in presenza a una manifestazione che abbiamo convintamente continuato a sostenere”.

«Dopo l’edizione digitale dell’anno scorso, con 25 cuochi che si sono sfidati online a colpi di pestello nel mortaio, il prossimo 5 marzo torna finalmente dal vivo il Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio che, a partire da questa edizione, sarà caratterizzato da Pestello, la mascotte ideata dal fumettista/illustratore Angelo Lucio Di Giuseppe e scelta per rappresentare in tutto il mondo la salsa cruda al basilico, orgoglio della cucina genovese, apprezzata a livello internazionale – spiega l’assessore ai Grandi eventi e al Commercio Paola Bordilli – Continua e si intensifica il lavoro di promozione delle nostre eccellenze, con particolare riferimento a quelle che, come il pesto, rappresentano e raccordano una importante filiera tra attività agricole, artigianali e commerciali ».

“Per due anni abbiamo dovuto limitare le attività a causa della pandemia, conclude Roberto Panizza Presidente dell’Associazione Culturale Palatifini, e infatti ci saranno pochi nuovi vincitori di eliminatorie, ma nonostante questo il Campionato è più vivo che mai e c’è una gran voglia da parte dei pestaioli di tutto il mondo di seguire il Campionato e esprimersi in questa gara sempre più amata anche per la sua gioiosità, come d’altra parte ha dimostrato la partecipazione all’VIII^ Edizione tutta digitale dello scorso marzo. I vincitori di eliminatorie che dovevano competere nel 2020 avranno una corsia preferenziale se vorranno ancora battersi per il titolo mondiale”.